La struttura
Si ricollega al capitolo 13 che si era chiuso sulle intenzioni di
dimissioni del vicario. La parte centrale del capitolo è invece occupata
dalla figura di Renzo che, da spettatore si prepara a diventare
protagonista che si materializza in un discorso pubblico, e nel suo
trasferimento all'osteria, accompagnato da un falso spadaio.
I personaggi e le tecniche narrative
Dopo due capitoli vissuti da spettatore, Renzo si scopre un abile
oratore ed è capace di catturare l'attenzione della gente, il tutto
attraverso la tecnica narrativa del discorso diretto che finisce per
trasformarsi in monologo dal tono concitato.
Il giovane nel suo parlare condanna fortemente la violenza e
l'ingiustizia con un linguaggio tipico di un paesano: semplice, ma al
tempo stesso efficace e vivace. Egli inoltre esprime il suo modello di
società, modello ottenibile attraverso delle riforme.
Dalla metà al termine del capitolo si passa però da un'ebbrezza ad
un'altra (come viene simpaticamente fatto notare nel manual "Promessi
Sposi a cura di V. Lazzarini e L.Rolla"), da quella della parola a
quella del vino. A causa dell'alcool, Renzo viene scambiato per un
rivoluzionario. A causa del suo essere "alticcio", Renzo pronuncia un
secondo discorso che però non farà altro che creargli dei seri problemi.
Un discorso confuso, che niente ha a vedere con quanto di razionale
fatto vede
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