La Struttura
Si riprende il filo narrativo dopo la lunga digressione storica che
ha occupato gran parte del capitolo 28. Possiamo dividere questo
capitolo in due fasi:
Prima fase: descrizione del viaggio di don Abbondio, Agnese e Perpetua verso il castello dell'Innominato;
Seconda fase: Digressione sul cambiamento di vita dell'Innominato.
Una considerazione: questo capitolo rappresenta, insieme al
trentesimo, una pausa che raggiunge talvolta punte di umorismo, prima
che si ritorni a parlare della peste.
I Personaggi
Due sono i personaggi che in questo capitolo entrano in contrasto tra di loro: don Abbondio e Perpetua.
Il primo è in preda al terrore, si perde in chiacchiere ed è
preoccupato per se stesso, la seconda invece ha un'ottima capacità di
mantenere l'autocontrollo, rivela spirito d'iniziativa ed è sensibile
alle difficoltà altrui.
Il racconto poi si interrompe nuovamente per narrare l'evoluzione
dell'Innominato: vengono messi in
antitesi il passato e il presente
del terribile signorotto. In
passato il suo castello era un luogo terribile, il suo nome
ispirava odio e timore ed andava in giro armato, mentre adesso il suo
castello è il rifugio di molta gente in fuga, è fatto oggetto di
ammirazione e venerazione e va in giro solo e senza armi.
Dell'Innominato abbiamo anche una descrizione morale: le virtù della
mitezza, della carità e dell'umiltà si sommano a quelle antiche quali
l'energia e il coraggio. Possiamo quindi concludere che non vi è
nessuna frattura tra l'Innominato di un tempo e l'Innominato di adesso:
le doti positive del personaggio si sono conservate e hanno
contribuito notevolemente alla trasformazione del personaggio in un
uomo penitente e benefico; un uomo nuovo.
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