La Madre Badessa
Compare nei capp. IX-X ed è la madre superiora del convento di Monza in cui Gertrude è monaca, lo stesso nella quale la giovane era stata collocata dal padre
come educanda: essa ha un ruolo attivo nella "cospirazione" ordita dal
principe per indurre la figlia a farsi monaca, per cui la ragazza gode
nel monastero di ampi privilegi rispetto alle altre educande e viene
indotta a sottoscrivere la supplica al vicario per essere sottoposta
all'esame (per il chiostro avere Gertrude come monaca sarebbe un
indubbio vantaggio "politico"). Manifesta tutta la sua disapprovazione a
Gertrude quando lei scrive una lettera al padre in cui esprime riserve
sulla sua monacazione (IX) e in seguito, quando la giovane ha dato il
suo consenso, riceve la pubblica visita di lei e della sua famiglia al
convento (X), in occasione della quale rammenta con deferenza e qualche
timore al principe che l'uomo incorrerebbe nella scomunica se mai
forzasse la figlia a quel passo (si tratta di una semplice formalità,
dal momento che la badessa conosce perfettamente i disegni del nobile).
In seguito fa in modo che il capitolo voti a favore dell'accettazione di
Gertrude come novizia e non viene più nominata nel romanzo, salvo
quando la "Signora" la dileggia agli occhi delle educande di cui è
maestra.
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